L'esperienza del fisico Oersted dimostra che un filo percorso da corrente
elettrica genera un campo magnetico, e quindi esercita una forza meccanica nei
confronti di una calamita mobile posta nel campo. Viceversa, una forza identica
si determina anche scambiando la posizione della calamita rispetto al conduttore
con il rendere quest'ultimo mobile, a parità di condizione iniziale. Per
confermare ciò inseriamo tra le espressioni polari di una calamita a
ferro di cavallo N-S (Nord-Sud) un filo conduttore mobile. Non appena circola la
corrente, il filo si discosta portandosi verso l'esterno della calamita per
effetto della forza o energia detta
elettromagnetica. Perché tale
forza assuma il massimo valore è necessario che la direzione del campo
sia perpendicolare a quella della corrente, mentre se risultasse parallela il
suo valore si ridurrebbe a zero. Nella prima condizione, poiché la forza
elettromagnetica dipende anche dall'intensità del campo magnetico
H, da quella della corrente I e dalla lunghezza
L del filo
conduttore immerso in tale campo, oltre che dalla permeabilità magnetica
(µ) del mezzo, si ha la seguente formula: F = µ H x L x I. Cioè
la forza che un campo magnetico esercita su un conduttore percorso da corrente
si manifesta direttamente proporzionale all'induzione magnetica µ H = B,
all'intensità della corrente
I che passa per il conduttore e alla
lunghezza
L di questo. In conclusione potremo dire che quando le
interazioni tra i campi provocano uno spostamento del magnete o del circuito,
l'
e.m. si trasforma in energia meccanica: si trasforma invece in energia
elettrica quando si determina una variazione del flusso magnetico concatenato
col circuito.